ARTE Y CULTURA
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Parco Sempione è un parco recintato in stile romantico dei parchi all'inglese, realizzato a fine Ottocento sull'area già occupata dalla Piazza d'Armi, e occupa un'area di 386 000 m²; si trova all’inizio di Corso Sempione (da cui ne deriva il nome), appena fuori del centro storico della città di Milano. Lungo i suoi margini si trovano importanti edifici storici e istituzioni milanesi, come il Castello Sforzesco e i suoi musei, l’Arena Gianni Brera, l’Arco della Pace, la Triennale di Milano e l'Acquario Civico. Il Parco Sempione sorge dove un tempo si trovava il parco ducale dei Visconti chiamato "Barcho" e situato vicino al Castello Sforzesco, in seguito venne ingrandito e cintato dalla famiglia nobile degli Sforza. Con la caduta degli Sforza e la dominazione spagnola, il parco venne abbandonato e, nel 1861, fu destinato in parte all’agricoltura, mentre altre aree furono utilizzate come piazza d'armi per i militari che stazionavano vicino al Castello Sforzesco. Durante l'età napoleonica, l'architetto Giovanni Antonio Antolini progettò la costruzione di un grande complesso edilizio intorno al castello, il "Foro Buonaparte", in onore di Napoleone. Ma il progetto non venne mai realizzato, e al suo posto si trasformò la piazza d'armi in un grande prato per usi civici, ornato sul lato nord-orientale dall'Arena, e sul lato nord-occidentale dall'Arco della Pace, da dove parte Corso Sempione. Dopo l'Unità d'Italia, l’area non fu più impiegata per usi militari; venne progettato con finalità culturali. Il parco, denominato "Parco Sempione", venne realizzato tra il 1888 e il 1894 secondo il progetto dell'architetto Emilio Alemagna, che prevedeva viali percorribili da carrozze, un laghetto e un belvedere dove attualmente sorge la Biblioteca del Parco Sempione. Tra le leggende milanesi, possiamo ricordare lo spettro della “Dama Nera”: nelle sere di nebbia, quando Parco Sempione è ormai deserto, capiterebbe di sentire odore di violette e apparirebbe la figura spettrale della dama vestita di un lungo abito nero e velata in viso. La donna una volta giunta a pochi centimetri dell'avventore gli porge la mano gelida: chi la raccoglie viene trascinato in sentieri nascosti del parco, dentro una nebbia sempre più fitta, fino a raggiungere una grande villa. All'interno di tale villa la Dama si concede all'avventore, solo dopo l'uomo trova il coraggio di alzare il velo, scoprendo così un teschio con le orbite vuote. La scoperta tremenda fa fuggire tutti gli uomini dalla Dama in nero, che mai cerca di trattenerli, sapendo che sarebbero sempre tornati a cercarla. Secondo la famosa leggenda tutti gli uomini vittima della Dama perdono il senno e conoscono un amore così forte da portarli alla follia, trascorrendo la loro vita a cercare di ritrovare la grande villa in cui avevano ballato con la Dama. Il Castello Sforzesco è una fortificazione eretta nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale risalente al XIV secolo nota come Castello di Porta Giovia (o Zobia). Nella stessa zona in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia, in epoca romana, era presente l'omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana. Tra il Cinquecento e il Seicento, il Castello Sforzesco fu una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905, è oggi sede di istituzioni culturali e di importanti musei. È uno dei più grandi castelli d'Europa nonché uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Nel 1815, Milano fu annessa all’impero d'Austria e il castello arricchito di cortine, passaggi, prigioni e fossati. Divenne tristemente famoso perché, durante la rivolta dei milanesi nel 1848 (le “Cinque giornate di Milano”), il maresciallo Radetzky diede ordine di bombardare la città proprio con suoi cannoni. Durante i tragici avvenimenti delle guerre d'indipendenza italiane, gli austriaci si ritirarono per qualche tempo e i milanesi ne approfittarono per smantellare parte delle difese rivolte verso la città. Nel 1859, quando Milano era ormai definitivamente in mano dei Sabaudi e parte del Regno d'Italia dal 1861, la popolazione invase il castello, derubando e saccheggiando in segno di rivalsa. Circa 20 anni dopo il castello fu oggetto di un massiccio restauro, realizzato dall’architetto Luca Beltrami, che terminò nel 1905, quando venne inaugurata la Torre del Filarete, ricostruita in base a disegni del XVI secolo e dedicata a re Umberto I di Savoia, assassinato pochi anni prima. ______________________________________________________________________________________ Parco Sempione es un parque cercado en el estilo romántico de los parques ingleses, construido a finales del siglo XIX en el área ya ocupada por la Piazza d'Armi, y ocupa un área de 386,000 m²; se encuentra al principio de Corso Sempione (de ahí su nombre), justo a las afueras del centro histórico de la ciudad de Milán. A lo largo de sus márgenes se encuentran importantes edificios e instituciones históricas en Milán, como el Castello Sforzesco y sus museos, la Arena Gianni Brera, el Arco della Pace, la Triennale di Milano y el Acuario Cívico. El Parque Sempione se encuentra donde antes habia el parque ducal de Visconti, llamado "Barcho", y ubicado cerca del Castello Sforzesco, más tarde fue ampliado y cerrado por la familia noble de Sforza. Con la caída de Sforza y la dominación española, el parque se abandonó y, en 1861, se destinó en parte a la agricultura, mientras que otras áreas se utilizaron como un patio de armas para los soldados estacionados cerca del Castello Sforzesco. Durante la era napoleónica, el arquitecto Giovanni Antonio Antolini planeó la construcción de un gran complejo de edificios alrededor del castillo, el "Foro Buonaparte", en honor a Napoleón. Pero el proyecto nunca se realizó y, en su lugar, el patio de armas se transformó en un gran césped para uso cívico, adornado en el lado noreste por la Arena, y en el lado noroeste por el Arco della Pace, desde donde comienza Corso Sempione. Después de la Unificación de Italia, el área ya no se usaba con fines militares; Fue diseñado con fines culturales. El parque, llamado "Parco Sempione", fue construido entre 1888 y 1894 de acuerdo con el proyecto del arquitecto Emilio Alemagna, que proporcionó avenidas que pueden ser recorridas por carruajes, un estanque y un mirador donde actualmente se encuentra la Biblioteca Parco Sempione. Entre las leyendas milanesas, podemos recordar el espectro de la "Dama Negra": en las noches de niebla, cuando Parco Sempione está desierta, olía a violetas y aparecía la figura fantasmal de la dama vestida con un largo vestido negro y con velo en la cara. . La mujer, que se encuentra a unos pocos centímetros de distancia, le da una mano helada: quien la recoge se arrastra por los caminos ocultos del parque, hacia una niebla más espesa, hasta llegar a una gran villa. Dentro de esta villa, la Señora se entrega al vengador, solo después de que el hombre encuentra el coraje para levantar el velo, descubriendo así un cráneo con órbitas vacías. El tremendo descubrimiento hace que todos los hombres huyan de la Dama de negro, que nunca intenta contenerlos, sabiendo que siempre volverían a buscarla. Según la famosa leyenda, todos los hombres víctimas de la Dama pierden la razón y conocen un amor tan fuerte como para conducirlos a la locura, y pasan la vida tratando de encontrar la gran villa en la que bailaban con la Dama. El Castillo Sforza es una fortificación construida en el siglo XV por Francesco Sforza, recientemente se convirtió en Duque de Milán, sobre los restos de una fortificación medieval anterior que data del siglo XIV conocida como Castello di Porta Giovia (o Zobia). En la misma zona donde se encontraba el Castello di Porta Giovia, en la época romana, estaba el homónimo Castrum Portae Jovis, uno de los cuatro castillos defensivos de la Milán romana. Entre los siglos XVI y XVII, el Castillo de Sforza fue una de las principales ciudadelas militares de Europa; Restaurado por Luca Beltrami entre 1890 y 1905, hoy alberga instituciones culturales e importantes museos. Es uno de los castillos más grandes de Europa y uno de los principales símbolos de Milán y su historia. En 1815, Milán se anexó al imperio de Austria y el castillo se enriqueció con cortinas, pasajes, prisiones y fosos. Se volvió tristemente famoso porque, durante la revuelta de los milaneses en 1848 (los "Cinco días de Milán"), el mariscal Radetzky dio órdenes de bombardear la ciudad con sus cañones. Durante los trágicos acontecimientos de las guerras de independencia italianas, los austriacos se retiraron durante algún tiempo y los milaneses aprovecharon la oportunidad para desmantelar parte de las defensas que enfrenta la ciudad. En 1859, cuando Milán estaba definitivamente en manos de Sabaudi y parte del Reino de Italia desde 1861, la población invadió el castillo, robando y saqueando como signo de venganza. Unos 20 años después, el castillo fue objeto de una restauración masiva, construida por el arquitecto Luca Beltrami, que terminó en 1905, cuando se inauguró la Torre del Filarete, reconstruida sobre la base de dibujos del siglo XVI y dedicada al rey Umberto I de Savoia, asesinado unos años antes. Per maggiori informazioni, potete visitare (Para más información, se puede visitar): http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/vivicitta/verde/parchi/parco_sempione https://www.milanocastello.it/
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